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Surriscaldamento computer portatile

Se il tuo portatile HP Pavilion dv5 soffre il caldo

Ci risiamo: anche quest’anno è arrivata l’estate. E, come ogni anno, «non si vede un caldo simile dal milleottocentoqualcosa».. Gli esperti consigliano di bere molto, non esporsi al sole nelle ore più calde, mangiare molta frutta ecc.ecc. Particolare attenzione ai bambini ed agli anziani. Va bene.

C’è un altro aspetto della questione: il tuo computer portatile il campo estivo dell’inferno, da tanto frastuono fa e da tanto calore butta fuori. Va eccessivamente lento, si blocca, e dopo neppure 5 minuti che è acceso: PUFF, si spegne. Maledizione. Il PC doveva impiantarsi proprio nel periodo che le ragazze pubblicano su Facebook tutte le loro foto al mare?

Perché avviene ciò? I computer generano temperature molto elevate (certi componenti, primi fra tutti processori e schede video, scaldano parecchio); se la temperatura supera una certa soglia, allora il computer può avere improvvisi cali di performance, per poi arrivare a spegnersi; in seguito ad una certa quantità di episodi di surriscaldamento, non meglio definita, i componenti possono anche danneggiarsi e diventare instabili. Il problema esiste sia sui PC portatili che su quelli fissi, ma sui primi è molto più sentito che sui secondi (il perché lo capirai tra poco). Per evitare che le temperature diventino troppo elevate, vi sono opportuni sistemi di raffreddamento; tuttavia questi possono con il tempo diventare inefficaci per una o più delle seguenti cause:

  • L’abitudine di tenere il portatile sulle ginocchia, oppure nel letto, o lasciare che il tuo gatto o il tuo cane ci si sdraino sopra, NON fanno bene al tuo computer. Una ventola aspira l’aria da una grata, per poi espellerla verso l’esterno attraverso un’altra. Lo sporco ed i peli d’animale che vengono aspirati vanno ad ostruire il corretto circolo d’aria, oppure possono rallentare o bloccare la ventola.
  • Una ventola non è per sempre (al contrario di un diamante, come diceva quel signore in televisione) quindi, a prescindere da peli o sporcizia o meno, con la normale usura può danneggiarsi e girare troppo lenta o non girare più per niente.
  • Tra certi componenti elettronici e la superficie del dissipatore posto sopra di essi vi è una pasta termo-conduttiva (che può essere, a seconda dei casi, a base siliconica, ceramica o di argento). Tale pasta ha lo scopo di eliminare il vuoto, l’aria (pessimo conduttore), che si può creare tra la superficie del componente e la superficie del dissipatore; la pasta va ad aumentare dunque la conduttività termica tra i due oggetti, permettendo un migliore scambio di calore; il dissipatore ha una superficie ampia che permette un più veloce raffreddamento, tramite l’ausilio di una ventola (la tipologia di raffreddamento più diffusa ad oggi è ancora quella “ad aria”, esistono anche sui PC fissi sistemi di raffreddamento “ad acqua”). Il componente sul quale troverai sempre la pasta termoconduttiva è il processore del computer (detto CPU, ovvero “Central Processing Unit”), in certi PC è presente la pasta anche sul chip della scheda video (GPU) o altri componenti. La pasta, dopo anni e anni, vuoi per “vecchiaia”, vuoi per l’estremo calore che ha sofferto, inevitabilmente si secca perdendo le sue caratteristiche conduttive.

Avrai capito perché il problema è più frequente sui computer portatili, rispetto che sui fissi. Solitamente non tieni un fisso sulle gambe (sarebbe scomodo e stupido, vero?), lo spazio dove può circolare l’aria è molto più elevato rispetto che in un portatile, le ventole sono più grandi e solide.. Dunque la temperatura solitamente si mantiene più facilmente sotto certi limiti, facendo sì che la pasta siliconica non secchi così facilmente.

Cosa fare dunque, se il tuo PC ha un problema di surriscaldamento? Hai due alternative: puoi portarlo a riparare, oppure cimentarti tu stesso nella riparazione. Considera che in entrambi i casi non è sicuro che il problema venga risolto (se la CPU e/o la GPU si sono prese una scottata, cosa che non capita spesso, ma non è neppure così rara, allora sarebbero da sostituire… Potrebbe essersi danneggiata anche la scheda madre… Dunque la riparazione sarebbe quasi certamente sconveniente da un punto di vista economico). Considera che un bravo tecnico, capito il problema, metterà le mani avanti e ti dirà che è da verificare l’entità del danno.. Considera inoltre che se tutto va bene, se non vi sono componenti danneggiati, ci potrebbe perdere circa un paio d’ore.. Potresti dunque spendere una cifra che va dai 60 ai 120 euro per l’intervento. Considera, infine, che smontare un portatile non è impossibile, ma non è per niente una cosa semplice! O meglio: smontarlo può anche essere semplice.. Rimontarlo meno.. 😉

Se decidi di portare il tuo computer da una persona qualificata non devi vergognarti: io sotto il cofano della mia automobile non metto mano. Sono fermamente convinto che “ad ognuno il suo mestiere”; tuttavia è giusto che una persona abbia almeno un certo livello di consapevolezza e una base di conoscenza, giusto per evitare che il meccanico ti chieda uno sproposito dicendoti «C’era un guasto al generatore di fusione, quindi non arrivava energia ai tempo-circuiti e al flusso canalizzatore».

Ora valuta attentamente se vuoi provare a cimentarti nell’avventura o meno. Ovviamente, è sottinteso: io non mi assumo alcuna responsabilità per eventuali danni che arrecherai al tuo computer. Tu ed io non ci conosciamo e questa conversazione non è mai avvenuta…

Hai deciso di rovinarti la giornata? Va bene, allora passiamo ai fatti…

«Il caso che andrò ad esporvi è quello di un povero HP Pavilion dv5 Entertainment PC. Il soggetto aveva un respiro affannato, febbre molto alta ed era continuamente vittima di mancamenti e svenimenti.»

Cosa troverai qui di seguito? Ti illustrerò a grandi linee come ho guarito il mio paziente; imparerai come dare una pulita alla ventola e alla griglia della bocchetta d’aria e come applicare nuova pasta termoconduttiva; ti darò qualche piccolo consiglio, dicendoti cosa fare e cosa evitare. Se sei una persona in gamba, ti sarà più che sufficiente per cavartela da solo. In caso contrario… Sei ancora in tempo per portare il tuo PC da un tecnico («Uomo avvisato..»).

Anche se tra le mani hai un computer diverso dal dv5 HP puoi comunque trarre spunto dai consigli sotto riportati.

Cosa ti occorre?

  1. Una serie di cacciaviti a stella piccoli (dovrai svitare, per la precisione, Phillips PM2.0 e Phillips PM2.5).
  2. Un tubetto di pasta termoconduttiva (la puoi trovare nei negozi di elettronica/informatica o online), considera che te ne servirà poco più che una goccia.
  3. Una bomboletta di alcool isopropilico (è un alcool che non lascia residui ed evapora molto facilmente, è molto usato per la pulizia dei componenti elettronici). Se non ce l’hai, ci faremo andar bene anche un normale alcool, non usarne troppo però e attento a non lasciare residui.
  4. Aria compressa (un compressore, una bomboletta..) o, alla peggio, un aspirapolvere con un beccuccio piccolo.
  5. La Maintenance and Service Guide per il computer in questione: HP Pavilion dv5 Entertainment PC (1005el) – Maintenance and Service Guide. Se hai tra le mani un altro PC, cerca su Google “Maintenance and service guide marca modello“; avere la guida tecnica per lo smontaggio è altamente raccomandabile: è praticamente indispensabile a meno che tu non abbia una grande dimestichezza ed esperienza nello smontare portatili (ma in tal caso non saresti su questa pagina ora).
  6. Un’area di lavoro abbastanza spaziosa, ordinata e pulita; delle scatoline o dei contenitori dove riporre le viti.
  7. Un paio d’ore e molta calma e pazienza.

Ok? Possiamo procedere? Bene.
Su, avanti.. Facciamolo allora!

  1. Apri il PDF della Maintenance and Service Guide, scorri verso il basso le pagine finché non vedi le immagini di un PC che viene “fatto a pezzi”. A pagina 51 vedi che si possono staccare i piedini di plastica.. Non farlo, non serve: sotto non vi sono viti. Scorriamo verso il basso ancora, guardando le immagini..
  2. Stacca la batteria (ovviamente, se, non l’hai già fatto, scollega il cavo d’alimentazione!).
  3. Il display non ha colpe, non è necessario fargli del male; passiamo oltre…
  4. Estrai il lettore CD-ROM, come illustrato a pagina 56: svita la vite, con una graffetta “aperta” spingi nel forellino sul lettore CD-ROM e una volta estratto il cassettino tiralo delicatamente verso l’esterno per sfilarlo; non rimuovere il supporto sul retro del lettore CD-ROM e vai oltre. Un consiglio: attento alle viti! Una volta estratto il lettore, tieni la sua vite sopra il lettore stesso, o lasciala nella sede, in modo da non perderla..
  5. Svita le viti dei 3 pannelli sul fondo, per andare a togliere il modulo wireless (fai attenzione ad estrarre i due cavetti dell’antenna, con le punte di indice e pollice stringili e tira verso l’alto, oppure usa una pinzetta), la batteria tampone, i moduli di memoria RAM, il disco fisso. Stesso discorso per le viti: tienile vicine ai relativi proprietari.
  6. A pagina 70 si comincia ad arrivare al sodo: svitiamo le prime 7 viti che tengono salda la tastiera e il pannello superiore del tasto di accensione ed i tasti “touch”. Attenzione: 4 viti saranno uguali, 3 diverse; ti consiglio di tenerle tutte insieme, raggruppate; magari segnati su un foglietto che gli metterai vicino la pagina della maintenance and service guide relativa, oppure il luogo da dove le hai svitate. Creati una tua metodologia, l’importante è che tu ne abbia una e non mischi tutto a casaccio.
  7. Gira il PC, facendo una leggera pressione verso l’alto, sui lati, stacca il pannello sopra la tastiera. Attento: non tirare troppo! Ci sono dei flat (due cavetti piatti), e non puoi ancora staccarli. Prima devi svitare 4 vitine della tastiera e sfilare anche quella.. Poi potrai staccare prima il flat della tastiera, poi gli altri 2 del pannello superiore. Segui attentamente i disegni della guida: sono molto chiari!
  8. Rimuovi il modulo bluetooth se presente; rimuovi la barra dello speaker (le casse audio); estrai i 2 cavetti del display, sfila aiutandoti con un cacciavite sottile o altro i cavi dalle guide, compresi i due dell’antenna wireless.
  9. Svitando le 4 viti, scollega il display; poi passa oltre un po’ di pagine (non dobbiamo toccare lo schermo, mettiamolo da parte lasciandolo intatto).
  10. A pagina 84 abbiamo un bel po’ di viti da svitare. Consiglio: se non hai un cacciavite magnetizzato, svitane una per volta e estraila girando il PC.. Non svitarle tutte insieme, altrimenti quando girerai il PC ti cadranno ovunque e ne perderai certamente un paio sotto qualche mobile. E’ un classico.
  11. Stacchi un paio di connettori ancora e puoi staccare il pannello superiore con il mousepad. Stai cominciando a vedere la board nuda.. Spero che tu non sia facilmente impressionabile.
  12. Sulla board hai il connettore dello schedino con i jack audio: staccalo. Non è necessario che fai a pezzi più del dovuto: concentrati sull’estrarre la motherboard. Arrivati a questo punto dovrebbe mancarti solo una vitina, sulla sinistra della board. Sviti quella e puoi estrarla (fai come mostrato a pagina 93). Ora puoi un attimo lasciar perdere la guida.
  13. Stacca il connettore che collega la ventola alla scheda madre; la ventola è collegata al dissipatore: quel “pezzo di ferro”, color oro… È fissato tramite 3 viti alla struttura della CPU: allenta le viti, fino a quando riesci a staccare la struttura dissipatore-ventola dalla scheda madre. Dai una bella soffiata con l’aria alla ventola e alla griglia (o usa l’aspirapolvere con un beccuccio fine se non hai aria a disposizione, ma stai attento). 

  14. Vedrai che sulla CPU vi è quello che rimane della pasta termoconduttiva (io ci ho trovato un’inutile crosta secca); su altri due chip invece vi sono delle “gommine”: queste hanno la stessa funzione della pasta, ma non è necessario intervenire a meno che non vedi anch’esse secche, rovinate (nel mio caso sono perfette, quindi non andrò a rimuoverle).
    Con un panno che non perda pelucchi e l’alcool isopropilico pulisci accuratamente la pasta termoconduttiva secca dalla superficie del dissipatore; poi con molta attenzione fai lo stesso sulla superficie del processore. Magari sulla superficie della CPU usa un cotton fioc, facendo attenzione a non lasciare pelucchi. Se intorno alla CPU vi sono residui di pasta cerca di pulire, ma non insistere eccessivamente, non rischiare di danneggiare qualcosa! L’importante è che sia pulita la superficie piana del processore.

  15. Applica un leggero ed uniforme strato di pasta direttamente sulla CPU. Attenzione: ci sono molte diverse teorie in merito al “come” applicare la pasta (mettine tanta, mettine poca, mettine un puntino e non fare nulla, tiralo, disegna il simbolo di batman..). Io metto una piccola quantità di pasta in centro, poi con una “spatolina” (in genere prendo una card tipo badge e ne taglio una strisciolina, ma va bene un cartoncino, un foglietto di carta piegato su sé stesso..) la “spalmo” per bene; lo strato deve essere sottile ed omogeneo, cerca di non “sbavare” troppo, di non far andare pasta intorno alla CPU, sulla scheda madre
  16. Applica nuovamente il dissipatore sulla CPU. Stringi le viti.. Ed ora, come facilmente puoi immaginare: rifai quanto fatto ora al contrario. Riassembla le varie parti. Cerca di seguire lo stesso ordine che hai seguito prima, a ritroso. Scorri le pagine della maintenance and service guide dal basso verso l’alto.

Hai rimontato tutto? Il computer ha ancora lo stesso aspetto di prima che cominciassi a sezionarlo? Non ti sono avanzati pezzi? Bene: sei stato bravo! …Io mi ritrovo una vite che avanza. Certamente era di troppo, non serviva. Inutile tediarsi 😀

Ora non ti resta che “dare fuoco alle polveri”. Accendi il computer.. Prova se tastiera, mouse, audio, pulsanti sul pannello superiore, wireless e lettore CD-ROM funzionano. Se funziona tutto: sei stato bravo! 🙂
E se oltre a funzionare tutto, ora il PC non butta fuori 100 gradi dalla presa d’aria e non si spegne dopo 5 minuti, allora sei anche stato fortunato e l’intervento potrebbe essersi concluso con esito positivo!

Il mio paziente pare essersi ripreso egregiamente: dopo un paio di giornate in prognosi riservata, ora è stato dichiarato guarito. Deve solo stare attento ai peli di animale, alle coperte e alle ginocchia; si raccomanda l’uso su superfici piane e pulite. Volendo esistono dei supporti per i notebook che permettono di usarlo in luoghi diversi che una scrivania; questi “vassoi” per portatili possono avere anche una o più ventoline, alimentate tramite USB, che aiutano a tenere il PC fresco.

Qualcosa è andato storto..

Se il tuo PC ha gravi problemi.. Se non si accende.. Ti tocca riaprirlo. Verificare di aver collegato tutti i flat. Può diventare un vero incubo. Avresti anche potuto danneggiare irrimediabilmente qualcosa.. In tal caso: te l’avevo detto di portare il computer ad un tecnico..! Perché non ascolti mai i consigli? 😀

…E ricorda: bevi molto, mangia tanta frutta e goditi l’estate ed il caldo.

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di De Stefani Andrea
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